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RAF 

Raf (Raffaele Dragani , www.rafdragani.com ) è un artista "emergente" che ha operato sin dagli anni sessanta: è approdato progressivamente all'astrazione partendo da una figurazione - nature morte, paesaggi e ritratti  - con la rappresentazione di immagini fedeli ed accurate molto vicina agli stilemi ottocentisti. Lontano dalle gallerie e dai clamori del mondo artistico ha prodotto e lavorato quasi esclusivamente con motivazione legata alla passione –  vero motore del proprio lavoro artistico - per soddisfare bisogni diversi, non solo materiali, ma anche psicologici ed emotivi riuscendo con continuità ad esprimere il meglio di sé.

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RAF ha costantemente perseguito il suggerimento del grande Henry Matisse "Ho lavorato per arricchire la mia intelligenza, per soddisfare le differenti esigenze del mio spirito, sforzando tutto il mio essere alla comprensione delle diverse interpretazioni dell'arte plastica date dagli antichi maestri e dai moderni." - Henry Matisse. (Notes d'un peintre in "La Grande Revue", 25 dicembre 1908.)

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Influenzato dalla figurazione di Andy Warhol, ma anche dall’Action Painting e dall’Espressionismo Astratto, ha fatto del colore uno dei suoi fondamenti. 

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​Francesca Milazzo, Storico e Critico d’Arte, cosi’ riassume incattivita’ artistica di RAF:
“L'incontro con Raffaele Dragani e la sua arte è sicuramente un momento di arricchimento e di conoscenza denso di
sfumature per chi si avvicina con sguardo aperto e curioso alle sue opere: un uomo che ha vissuto tante “vite” diverse, che ha conosciuto paesi e città e che in età matura ritorna in maniera definitiva alla passione mai abbandonata della vita, l'arte; un uomo che comunica con sincerità sensazioni ed esperienze – a volte anche difficili e dolorose – attraverso il colore ricco e intenso e il tocco sicuro della pennellata, in un percorso personale e coinvolgente.
Partito dalla figurazione, Raf compie nell'arco degli anni un percorso di ricerca artistica in continua evoluzione, lineare, serio, mai casuale in cui trasfonde le esperienze della vita rileggendole alla luce dei grandi maestri dell'astrazione, scegliendo infine una modalità espressiva consona alle sue esigenze comunicative.
Una scelta di vita apparentemente lontana dal mondo dell'arte, più legata alla dimensione della scienza e della fisica,
lascia in realtà tracce profonde nell'intimo del pittore che attraverso l'arte stessa sublima esperienze diverse senza
rinnegarle, ma anzi rivivendole e ripensandole con lo sguardo attento dell'artista. La scienza, la razionalità, la capacità di analisi matematica si trasformano nella visione pittorica in una sapiente ricerca dell'ordine: colori, luci, materiali diversi entrano nel mondo della sperimentazione artistica di Raf che – proprio grazie alla sua formazione scientifica – riesce a far dialogare forme e sostanze in maniera espressiva e coinvolgente.
La sua arte, costruita su solide basi tecniche legate alla grande tradizione pittorica che Raf reinterpreta e fa propria,
riesce a incantare l'osservatore che viene invitato a entrare emotivamente nel quadro, a interagire con esso lasciando
fluire emozioni e sentimenti, a dialogare con l'artista e il suo mondo. I tocchi e le pennellate di colore, il sapiente e
costante equilibrio, il senso di ordine e chiarezza che l'arte di Raf comunica danno vita a opere in cui l'osservatore si
ritrova, riesce a leggere un pensiero creativo, lo condivide e lo apprezza con la libertà di darne poi un'interpretazione del tutto personale.
Sicuramente è questo uno degli aspetti più intriganti dell'arte di Raf: la coerenza di un linguaggio che pur non rimanendo mai uguale a se stesso evolve con grande chiarezza di scelte, segno di un artista consapevole e sicuro.
Non per nulla Raf sta riscuotendo meritatamente grande successo di critica e di pubblico, ma da artista vero quale è non si adagia su facili riproposizioni: il suo mondo si ricrea e si rinnova, il desiderio di sperimentare non si placa, la tensione creativa traspare in continuazione sorprendendo il suo pubblico e indirizzandolo verso una lettura attenta e consapevole del grande fenomeno dell'astrazione e delle sue infinite potenzialità espressive. “

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